Indossare indumenti compressivi può aiutare a ridurre il dolore che accompagna la sindrome di Ehlers-Danlos. A evidenziarlo, in un articolo pubblicato su Healthcare, è stato un team guidato da Karelle Benistan del Raymond Poincaré Hospital, in Francia. Secondo gli autori, i pazienti con la sindrome di Ehlers-Danlos soffrono spesso di dolore cronico grave. Il team ha condotto uno studio osservazionale per valutare l’efficacia degli indumenti compressivi nel ridurre il sintomo.
A 67 pazienti con la malattia rara, di cui il 91% con la forma ipermobile, il 6% con quella classica e il 3% con la cifoscoliotica, è stato consegnato un indumento compressivo personalizzato nel corso di una visita in una clinica specializzata. I pazienti, quindi, sono stati seguito per due anni, con visite ogni sei mesi. Nell’ambito di ciascuna visita, sono stati valutati diversi parametri, tra cui il dolore neuropatico, la propiocezione/equilibrio e l’indipendenza funzionale.
Il dolore alle articolazioni, alla scala VAS, è stato valutato, alla visita zero, con un punteggio di 71,5 + 22,8 mm, punteggio che è sceso a 53,5 + 25,5 mm, alla seconda visita dopo sei mesi, e a 45,7 + 29 mm all’ultima visita, a due anni dalla prima. Il miglioramento, inoltre, è stato evidenziato a livello di dolore di altre articolazioni, dolore neuropatico, indipendenza funzionale, anche se non tutte i confronti hanno dato risultati statisticamente significativi.
Healthcare (2023) – doi: 10.3390/healthcare11131862


